Dolore

“Dio non ci mette alla prova più di quanto non lo possiamo sostenere”

Non sono credente ma non riesco a fare a meno di pensare che sia davvero così. Una lieve speranza che questa affermazione sia effettivamente vera rimane accesa come la debole fiamma di una candela ormai consumata.

Non riusciamo ad essere felici con quel che abbiamo, siamo fatti così. Vogliamo di più, vogliamo che alcune cose cambino o che alcune possano restare così per sempre. Siamo una macchina che non si ferma mai, come un ruscello, come l’acqua che scorre.

Anche quando senti inspiegabilmente un vuoto, profondo e improvviso, cerchi di concentrarti su altro ma non riesci a smettere di pensare. La mente non si ferma e vaga, naviga tra i pensieri. Pensi al lavoro, alla giornata appena passata, poi ragioni, rifletti, codici, non riesci a staccare e continui a pensare anche se esci, ti svaghi, incontri gente ma la tua mente è sempre in movimento oltre il necessario, oltre il dovuto, lavora e non si ferma. Pensi e ogni tanto tra i pensieri compare un volto, lo sposti da una parte ma inevitabilmente torna di fronte a te così vai più a fondo, ti concentri, scrivi e disegni..schemi, grafici, diagrammi strutture algoritmi funzioni classi oggetti metodi moduli pacchetti, poi tutto si spegne e ti addormenti.

 

Ti hanno mai detto che sei acqua? come puoi essere “qualcosa di pulito che fa un rumore costante come un torrente e che lava via tutto lo sporco del mondo”, quando quello che ti senti è un fiume in piena? Una diga distrutta, non sei un ruscello o un torrente, sei un oceano che non riesce a limitare i propri sforzi e fa troppo, troppo per qualcuno, troppo per qualcosa, troppo. Stai sbagliando o sei solo confuso? Sei stupido.

E’ stupido commettere errori e poi tentare di risolverli quando è troppo tardi.

Sei solo, e c’è una cosa che sai fare bene, provocare dolore. Le parole fanno male ma il silenzio ancora di più. Un silenzio durato troppo tempo, un silenzio violento e schiacciante come un martello.

 

Sei acqua? o sei solo un uragano passeggero, che investe, distrugge, cambia la vita delle persone in modo radicale e poi sparisce.

 

Cosa sei? Cosa sei davvero?

Ti senti qualcosa di eccessivo, sei come un’esplosione continua, qualcosa che brucia, un sole, energia pura racchiusa all’interno di qualcosa, un universo…un universo racchiuso in una gabbia.

 

Sei davvero acqua? o sei una fiamma? oppure la solida terra o il vento leggero o il ghiaccio, l’erba, il legno, la pietra, l’energia, l’ombra, la luce. Cosa ti senti? Non lo so, quello che so è che qualcuno ti vede come acqua, acqua che scorre e spazza via tutto, sei davvero in grado di pulire il mondo? Forse no, ma la vita di quella persona forse sì.

Otterrai qualcosa in cambio? Probabilmente non ciò che il tuo egoismo vorrebbe, otterrai comunque qualcosa di prezioso. Qualcosa che solo tu avrai al mondo, nessun altro riceverà quello che avrai, nessuno potrà mai ottenerlo, perché nessuno è mai andato tanto a fondo come hai fatto tu. Hai mai toccato il fondo del cuore di qualcuno? sei mai arrivato a sfiorarlo con le dita?

 

Esiste in questo mondo qualcosa che nessuno ha mai visto. Si tratta di qualcosa di gentile ed estremamente dolce. Presumo che se fosse possibile vederlo, tutti finirebbero per desiderarlo. Ed è per tale motivo che il mondo l’ha nascosto. Per assicurarsi che non potesse essere ottenuto con facilità. Ma prima o poi qualcuno lo troverà. L’unica persona destinata ad ottenere quel qualcosa, l’otterrà senza meno. È così che ha stabilito il destino.

~Toradora

 

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