MMO

Lo ricordo come fosse ieri. Si tentava di risparmiare fino all’ultimo centesimo per poter acquistare l’ultimo numero di “The Game Machine” o “Giochi per il mio computer”. In regalo uno di quei titoli che ora farebbero sognare il giocatore più tradizionalista.

Ricordo bene il giorno in cui un mio coetaneo delle medie mi mostrò un articolo su una rivista, parlava di una nuova tipologia di videogiochi e di uno in particolare. La Blizzard, nota per lo storico Warcraft I-II-III, stava lavorando ad un titolo mai visto. Il concetto era semplice quanto ambizioso, un open-world con migliaia di giocatori online sullo stesso datacenter. Mi piacerebbe rivedere la mia faccia, non ho idea di quale fu la mia reazione, ero tanto stupito quanto incapace di immaginare questo gioco. Quasi un anno dopo uscì World of Warcraft e la Blizzard aprì la strada al neonato mondo degli MMORPG.

 

da wiki:

Un MMORPG (Massive(ly) Multiplayer Online Role-Playing Game, ovvero gioco di ruolo in rete multigiocatore di massa) è un gioco di ruolo per computer o console che viene svolto tramite Internet contemporaneamente da più persone reali. Migliaia di giocatori possono interagire interpretando personaggi che si evolvono insieme al mondo persistente che li circonda ed in cui vivono.

 

Diversi mesi più tardi un amico mi mostrò quello che successivamente mi avrebbe accompagnato per diversi anni della mia vita: Lineage 2.

Lineage era diverso da WoW (World of Warcraft), molto più tecnico, molto più di nicchia, mi affascinava soprattutto per la quasi totale assenza di quest. L’assenza di questa componente fondamentale degli RPG implicava un’unica modalità di gioco, il grind o grinding chiamato a volte anche farm o farming. Ciò consisteva nell'”evolvere” il proprio personaggio tramite l’uccisione ripetitiva dei mostri che popolavano l’ambiente di gioco.

Un mix di resistenza, forza di volotà e dedizione ti permettevano di raggiungere risultati notevoli all’interno di un gioco fatto di livelli. Già..livelli, non eri una persona, eri un numero, il livello indicava la tua forza, e quanto velocemente lo raggiungevi indicava le tue abilità di giocatore.

Non ricordo quanti anni dedicai a Lineage 2 ma sono pronto a rivivere ogni secondo passato all’interno di quel gioco.

Vorrei soffermarmi su un concetto fondamentale citando wiki.

 

Migliaia di giocatori possono interagire interpretando personaggi che si evolvono insieme al mondo persistente che li circonda ed in cui vivono.

 

…in cui vivono.

Ciò che invoglia a giocare non è il gioco in sè, ma la comunità. Posso confermare con assoluta certezza che gli MMORPG mi hanno permesso di conoscere persone che altrimenti non avrei mai incontrato, persone con cui è nato un rapporto di amicizia paragonabile ad una qualunque altra amicizia nel “mondo reale”.

I rapporti online sono più facili, anche il più timido può diventare la persona più aperta del mondo in un mondo dove nessuno ti vede. Questo facilita la nascita di amicizie che altrimenti avrebbero molta difficoltà a svilupparsi.

Gli anni passano, i giochi chiudono, nuovi giochi nascono, le persone si perdono, e poi tutto diventa un ricordo.

 

Gli MMO sono parte fondamentale della mia storia e sono tutt’ora una componente principale della mia vita. Noto con piacere una cosa a cui non avevo mai fatto caso. Dopo anni di gioco si sviluppa una naturale predisposizione alle meccaniche degli MMO, può sembrare ovvio ma non credo lo sia. Ho sempre pensato che chiunque potesse imparare a giocare eppure mi accorgo che molti neofiti, pur essendo videogiocatori, non riescono ad “ingranare”.

Credo (opinione personale) che gli MMO siano la categoria di videogiochi più completi in assoluto. Molti titoli racchiudono al loro interno tutte le meccaniche di gioco che possiamo trovare in numerosi altri videogiochi di svariate tipologie.

 

Non so perché questo monologo sugli MMO, mi andava e credo ne parlerò ancora in futuro appena mi verrà in mente altro.

 

Categoria(e): Archivio

I commenti sono chiusi